Affrancatrici Postali: Quante Affrancature per Cartuccia?
Il funzionamento della maggior parte dei sistemi di stampa inkjet è regolato dall’interazione tra il circuito integrato collocato nelle cartucce da stampa e la programmazione elettronica delle stampanti.

Per evitare che l’assenza di inchiostro danneggi la testina di stampa, strada facendo il microchip rileva il contenuto di tinta residua richiedendo la sostituzione del corpo cartuccia al raggiungimento della soglia minima.

Il numero di affrancature realizzabili viene prestabilito dalla firmware della casa produttrice. Se la cartuccia è prodotta e rigenerata a regola d’arte, il risultato delle stampe dipende di conseguenza dalla macchina affrancatrice postale.

Concretamente il dialogo tra il microcircuito e il software della macchina pilota un conto alla rovescia, fino a raggiungere il numero limite di impronte previsto dalla codifica elettronica.

In base a questi presupposti, il numero globale di impronte realizzabili dalle cartucce per affrancatrici postali:
– non dipende dal tipo di impronta che si effettua (con o senza logo pubblicitario e quindi usando una diversa quantità di inchiostro)
– non è neppure una diretta conseguenza della quantità assoluta/iniziale di inchiostro contenuta nelle cartucce

E’ tuttavia assodato che in base ai parametri di fabbrica, nella cartuccia esaurita rimanga sovente una cospicua quantità d’inchiostro residuo.

Quante Impronte per Cartuccia?
Secondo le teorie di alcuni bene informati che ci sentiamo pero’ di registrare con riserva, le prestazioni sarebbero anche connesse al numero di affrancature che si realizzano quotidianamente.
Nella fase iniziale del processo di rigenerazione, ogni cartuccia esausta candidata passa al vaglio dei nostri tecnici di laboratorio. Controllando l’integrità elettronica viene anche registrato lo storico delle affrancature realizzate. Pur con qualche eccezione, tutte le cartucce elencate nella tabella realizzano normalmente le impronte dichiarate dal costruttore. Ad onor di cronaca e apparentemente senza una precisa logica, fanno a volte eccezione le neopost Quadient IS 300, 330,  350, 420, 440. Per queste ultime il numero di impronte totalizzate a fine ciclo può discostarsi per difetto di un buon 40%. Il dato che riportiamo è soggettivo e varia da una macchina affrancatrice all’altra (indipendentemente che si impieghino cartucce originali o rigenerate francolabs).

Ecco lo spaccato con le rilevazioni multi-campione di laboratorio circa le impronte effettuate da cartucce originali o cartucce francolabs per le macchine affrancatrici postali più diffuse in Italia:

Affrancatrici Postali: Quante Affrancature